La cucina e i prodotti della montagna

Conservatrice e gelosa custode di tradizioni lontane, la cucina di montagna è anche un ottimo esempio da imitare per semplicità, genuinità e sostenibilità. Cacciagione, salumi, prosciutti di cervo, di cinghiale, stinco di vitello, formaggi stagionati e ricette tipiche locali rappresentano una proposta davvero unica per gli amanti del buon cibo.

A pochi chilometri da Rieti si trova Amatrice, la cittadina che ha dato il nome alla famosa ricetta della pasta all'Amatriciana, un piatto semplice, composto da ingredienti tipici (guanciale, olio extra vergine e pecorino), ma caratterizzato da operazioni meticolose per la sua preparazione. La bontà della ricetta e la straordinaria capacità di numerosi ristoratori romani originari di Amatrice hanno fatto sì che "gli spaghetti all'Amatriciana" divenisse un piatto tipico della cucina italiana. Nata in realtà con il condimento in bianco (detto "gricia"), fu solo alla fine del 1700 (con l'avvento del pomodoro) che venne aggiunto il sugo di pomodori San Marzano ai suoi ingredienti.

Sempre rimanendo nell'ambito dei primi piatti, gli stracci di Antrodoco sono una delle ricette più tipiche dell'Alta Valle del Velino. Piatto tradizionale di Antrodoco dove ogni anno si svolge una Sagra molto seguita e affollata. Così chiamati per la loro morbidezza, gli stracci sono sottili frittatine farcite e rotolate, che si presentano, dopo la cottura in forno, a forma di cannelloni.

Per gli amanti dei legumi e dell'agricoltura bio, si segnalano i fagioli alla Borbontina, prodotto tra i migliori della regione Lazio. Nella Valle di Borbona, tra i Monti Reatini, le particolari condizioni del territorio rendono possibile la coltivazione di questo particolare fagiolo, un prodotto di alta qualità che ogni anno viene riscoperto grazie alla "Sagra del fagiolo borbontino".