Il territorio

Il monte Terminillo e la Rete Natura 2000

Un territorio ricco di biodiversità come il monte Terminillo, e i Monti Reatini di cui fa parte (Lazio, Rieti), rappresenta un valore aggiunto sotto molti aspetti, uno in particolare ci spinge a comprenderne l'importanza.

La ricchezza da un punto di vista faunistico e vegetale dell'area fa sì che nel corso del tempo sia venuto a crearsi un ecosistema adatto alla vita e al mantenimento di un equilibrio tra esseri viventi e terra. Un equilibrio spesso messo in pericolo dalle pratiche errate dell'uomo e che hanno spinto la politica di vari paesi a prendere delle misure importanti in fatto di tutela e protezione. Sulla scia di questi obiettivi è nata la Rete Natura 2000, il principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità.

La rete include tutti i Siti di Interesse Comunitario (SIC) individuati dagli stati membri che vengono poi designate come Zone Speciali di Conservazione (ZSC). Le direttive che guidano questa rete, senza scendere troppo nel particolare, tutelano gli habitat per proteggere le specie animali e vegetali ma anche per dare importanza agli ecosistemi dove uomo e natura sono integrati, e dove proprio la presenza dell'uomo si rivela fondamentale per la preservazione di tutte le specie ivi presenti.
I Monti Reatini sono stati individuati come Zone Speciali di Conservazione costituite da cinque Siti di Interesse Comunitario, che includono in primis il Monte Terminillo e a seguire il Vallone del Rio Fuggio, la Valle Avanzana-Fuscello, il Monte Fausola e il Bosco Vallonina.

Nello specifico, il Terminillo presenta diversi habitat tipici delle aree Appenniniche, che vanno dal montano superiore, subalpino ed alpino, ricchi, nell'ordine, di faggete, cespuglieti e praterie d'altitudine, ghiaioni e brecciai. Una molteplicità di ambienti che rappresentano una ricchezza biologica e una meraviglia paesaggistica. Nelle brughiere altomontane, definite a livello europeo "Lande alpine e boreali", è possibile trovare il mirtillo nero mentre nelle praterie subalpine c'è il ginepro nano, una specie rara localizzabile nella fascia meridionale di questo habitat. Nelle faggete si possono trovare popolazioni di betulla, assai rare nel Lazio. Per quanto riguarda la fauna, gli esemplari alati vanno dal calandro fino al fringuello alpino e all'aquila reale, tra i rettili la vipera dell'Orsini e per quanto riguarda gli insetti, diffusa è la cavalletta montana.

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