Enogastronomia

Il Mirtillo Nero, uno sciroppo per tanti piatti

I luoghi di montagna hanno una tradizione culinaria genuina e autentica, strettamente legata ai frutti della terra, quelli spontanei soprattutto, che nascono sulle pendici dei rilievi ricoperti di vegetazione tipica. Funghi, e frutti di bosco sono i più conosciuti e prelibati tra questi e anche al monte Terminillo (Lazio, Rieti), sono così diffusi da costituire la base di molte ricette tradizionali. Come il mirtillo

Il mirtillo è un frutto che possiamo trovare nelle fasce più elevate della brughiera, cresce spontaneamente nelle aree a clima temperato e freddo, di montagna. Il suo sapore a metà strada tra il dolce e l'aspro fa sì che questa bacca - che in realtà è una finta bacca come le banane - si adatti bene a piatti dolci e salati. Esistono due varietà, il mirtillo rosso e quello nero. Quest'ultimo, il Vaccinium myrtillus, è diffuso nell'area del Terminillo, fiorisce a maggio e fruttifica tra luglio e agosto. Per cui, si può raccogliere in estate e conservarlo per tutto l'inverno per condire e arricchire i piatti più diversi.

Rinomato per le sue proprietà benefiche, il mirtillo oltre ad essere buono fa anche bene all'organismo: è ricco di vitamine A, C e B e soprattutto di antocianine, pigmenti idrosolubili che hanno influenze positive sui capillari della retina e su tutti i capillari in generale.

Un'antica ricetta terminillese utilizza i mirtilli per la preparazione di uno sciroppo che si può utilizzare come medicinale fai-da-te, utile a chi ha problemi di vista o diabete, e per insaporire piatti come lo strudel, addolcire la ricotta, accompagnare formaggi stagionati o, semplicemente, da spalmare sul pane per la colazione della mattina.

La preparazione richiede pochi ingredienti basilari: mirtilli, zucchero e acqua. Basterà mettere tutto in una pentola e far bollire a fuoco lento per una quindicina di minuti. Una volta che lo sciroppo avrà cotto a sufficienza, dovrà essere messo in barattoli sterilizzati e ben chiusi. A questo punto, una volta raffreddate, le conserve saranno pronte per essere utilizzate. Si mantengono a lungo, tanto da garantirvi nella dispensa la presenza di questo nettare prelibato adatto ai piatti più tradizionali ma che ben si presta ai più ambiziosi esperimenti culinari.

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