Il territorio

La Rosalia Alpina: un coleottero raro a rischio estinzione

Riconoscerlo è facile perché il suo aspetto è inconfondibile e anche chi non è amante degli insetti, non può fare a meno di notare il colore e l'eleganza della Rosalia Alpina.

Il colore azzurro cenere del corpo e la presenza sulle elitre di tre coppie di macchie nere, rendono questo coleottero, appartenente alla famiglia delle Cerambycidae (una famiglia di insetti che comprende oltre 25.000 specie), un esemplare unico, dalle lunghe antenne azzurrognole con ciuffi di peli neri in prossimità delle articolazioni. Le sue dimensioni sono variabili e vanno dai 15 ai 40 mm di lunghezza.

È una specie subalpina che non limita la sua presenza alle alte catene montuose delle Alpi: la Rosalia Alpina nonostante il nome (datogli perché venne scoperta per la prima volta da un esploratore sulle Alpi) è presente anche in alcune fasce dell'Appennino e in particolare nelle faggete del Monte Terminillo. È proprio sui faggi che il coleottero trova il suo habitat naturale ed è proprio per questo che oggi è una specie vulnerabile a serio rischio di estinzione: la conservazione di questa "specie bandiera" dipende dalla tutela delle faggete mature e dal ripristino della loro complessità strutturale.

È possibile imbattersi nella Rosalia Alpina (un animale innocuo) a partire dai 500 fino ai 1800 metri di quota.


Nella foto: la Rosalia Alpina, coleottero che popola le faggete del monte Terminillo (Lazio, Rieti). Da blog.makinsud.com.

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